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domenica 10 agosto 2014

Divagazioni estive 3. Produrre un "OGM" costa troppo?

 Si sente spesso dire che "produrre un OGM" è un processo troppo costoso.
 In realtà, bisogna distinguere tra:
  • la ricerca necessaria per scoprire il gene d'interesse (lunga e costosa)
  • il processo di "trasformazione genetica" (a basso costo)
  • i test necessari per poter commercializzare la nuova varietà (estremamente lunghi e costosi, alla portata delle sole multinazionali).

 La “tecnologia della transgenesi”, però, è alla portata di chiunque, non solo delle multinazionali. Il “costo” di produzione di un “OGM” è, in realtà, quasi irrisorio.
  All’inizio, alcune tecniche erano protette da brevetto (il che complica/va) effettivamente le cose.  Tuttavia
  1. diversi brevetti sono ormai in scadenza e 
  2. vari ricercatori hanno provato a sviluppare versioni open-source delle tecniche di transgenesi, ad esempio, il progetto pCambia (http://www.cambia.org/daisy/cambia/585).
Insomma, potenzialmente, non c’è nulla che impedisca alla gente di farsi gli “OGM” in garage!!
E anzi, è probabile che alla fine gli “OGM” verranno sdoganati proprio dal movimento dei maker.   Quello che serve è solo il “sapere come" farli (know-how).
Quando la gente inizierà davvero a produrli in garage si creerà un corto-circuito legislativo. E, come spesso avviene, la società civile avrà sorpassato la politica.
 Il problema è rappresentato, però, dai costi necessari per metterli in commercio. Esiste una regolamentazione estremamente opprimente (dovuta alle pressioni - e agli interessi - di aziende e movimenti contrari a questa tecnologia) che, di fatto, rappresenta una "barriera all'entrata" enorm per chiunque desiderasse entrare sul mercato di queste varietà. Come conseguenza, una legislazione che si vorrebbe "contro" le multinazionali, in realtà, consente (nel bene e nel male) solo a quest'ultime di poter mettere in commercio varietà transgeniche (mentre il "fare un OGM" può costare alcune decine/centinaia di euro al massimo). In pratica, milioni e milioni di dollari vengono spesi solo per poter dimostrare che il mais A (”OGM”) è davvero mais proprio come il mais B (”tradizionale”). Semplicemente assurdo. Mettere in commercio un medicinale contro il cancro è forse meno oneroso.
 Che sia tempo di cambiare le regole?

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