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domenica 16 febbraio 2014

Mais e trasposoni




Questi (coloratissimi) chicchi di mais devono il loro colore rosso/viola a sostanze chiamate antociani, le stesse che troviamo nei mirtilli o anche nelle arance rosse. Alcuni chicchi però sono di colore giallo (come i “normali” chicchi di mais), e questo perché lì non sono presenti gli antociani. Questo è dovuto a un “trasposone”, una sequenza di DNA mobile, che si è inserito in un gene chiave per la produzione di antociani, rendendolo non funzionale. Risultato: nel chicco mancano gli antociani e si vede solo il colore giallo (dovuto ad altre sostanze, chiamate carotenoidi – le stesse del colore arancione delle carote, appunto-). Per la cronaca, si pensa che i trasposoni siano antichi virus che hanno “colonizzato” il genoma e che agiscono un po’ come dei “parassiti intragenomici”, realizzando copie di sé stessi che, a volte, interrompono dei geni, come in questo caso. La genetista Barbara McClintock ottenne il premio Nobel grazie ai trasposoni del mais (http://it.wikipedia.org/wiki/Barbara_McClintock), mentre lo zoologo Richard Dawkins ne ha tratto spunto per la sua teoria del “gene egoista”, illustrata nell’omonimo libro: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_gene_egoista (i trasposoni si potrebbero considerare un “buon esempio” di geni egoisti!)

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