Il Golden Rice (“Riso
Dorato”) è una varietà di riso, ottenuta tramite le moderne tecniche di
biologia molecolare, in seguito migliorata anche grazie agli incroci
tradizionali, purtroppo osteggiata da diversi movimenti (molti dei quali si
definiscono come “ambientalisti”). Nel Golden Rice, i chicchi sono dorati
perché contengono beta-carotene (che, appunto, si trova anche nelle carote…vedi
il post sul mais e i trasposoni), forse meglio noto come provitamina A
(provitamina perché diventa vitamina solo dopo che è stato assunto
dall’organismo). Poiché, nel mondo, il riso è alla base dell’alimentazione di
almeno 400 milioni di poveri (che non
possono permettersi di assumere le vitamine e/o di avere quotidianamente una
dieta ricca e variegata), ecco che coltivare riso contenente questa
provitamina aiuterebbe a ridurre tutti i problemi connessi con la sua mancanza
(per citarne alcuni: cecità, debolezza del sistema immunitario, problemi al
livello del sistema scheletrico e della produzione di globuli rossi - vedi link
in fondo per più info*-). Considerando poi le morti in età infantile dovute a
malnutrizione (ogni anno muoiono 12 milioni di bambini per questo motivo),
tutto ciò dovrebbe essere uno stimolo ad adottare ogni possibile soluzione (in
quanto è chiaro che la soluzione miracolosa non esiste – il fatto che problemi
complessi richiedono soluzioni altrettanto complesse è una regola generale che
raramente risulta sbagliata -) , specie quando tale soluzione è messa a
disposizione da un’organizzazione i cui intenti sono dichiaratamente non-profit
(http://www.goldenrice.org/Content3-Why/why3_FAQ.php#Management). Inoltre, date le qualità del Golden Rice, non
sarebbe male se venisse accettato anche dai paesi sviluppati (in questa pagina,
a scopo chiaramente esemplificativo - credo infatti che si potrebbe sviluppare
di più questo punto, anche per mostrare che il riso Golden Rice è, appunto,
riso, e nient’altro - vengono illustrate alcune ricette a base di Golden Rice,
con relative foto).
Il sito della campagna
“Golden Rice Now” si trova invece a questa pagina.
*E qui più informazioni
sugli effetti della mancanza di vitamina A.
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